IL PERCHÉ della FormAzione
Completa quella del primo (scuola – dalle elementari all’università: trasmissione autoritaria di conoscenze) e del secondo (quella che molte aziende moderne, mettono a disposizione dei propri dipendenti, un’insieme di tecniche e di metodi di apprendimento tra i quali si attinge, in base al proprio carattere o ai propri bisogni).
Conoscenza di sé e degli altri
Miglioramento della vitalità individuale e collettiva
Ricchezza e autenticità dei rapporti e della comunicazione
I quattro livelli fondamentali dell’essere:
FISICO / EMOTIVO / INTELLETTUALE / DELL’UNITÀ
I metodi diventano efficaci quando da uno stato di conoscenza passano a quello di coscienza.
L’evoluzione dell’uomo è l’evoluzione (cosciente) della sua coscienza.
Sei iscritto ad una scuola informale che si chiama VITA; finché sei vivo hai l’opportunità di imparare qualcosa:
Quali sono state le occasioni di apprendimento fondamentali che hanno segnato la vostra vita?
Quali sono le cose più importanti che avete imparato? Quale è stato il vostro processo?
CENNO SUI MEZZI DELL’APPRENDIMENTO
1) RUOLO DELL’INFORMAZIONE (Imparare significa gestire l’informazione)
INFORMAZIONE ESTERNA parole, libri, riviste, media, cultura ambientale / INFORMAZIONE INTERNA piano fisico (sensazioni) piano emotivo (sentimento ed emozioni) piano intellettuale (pensiero, immaginazione), educazione all’ascolto di ciò che succede all’interno di noi stessi
2) RUOLO DELL’ALTRO (Valutatori, Stimolatori, Formatori, Guide, Colleghi, Compagni di viaggio)
ALTRO-APPOGGIO / ALTRO-OSTACOLO (non si impara solo con l’aiuto di amici, ma anche dai propri nemici -in particolare vedi sport-).
3) RUOLO DEL GRUPPO (fattore meno usuale e conosciuto anche se in espansione in questi ultimi tempi (gruppi di sviluppo personale o spirituale). Molto potente; può provocare nel singolo la maggior accelerazione del suo processo, valutando i casi di GRUPPI OMOGENEI (percorsi scelti deliberatamente) e GRUPPI ETEROGENEI (azienda) e rispettando regole precise del vivere un e in gruppo
FormAzione
I PRESUPPOSTI Il possesso di competenze comunicative e di autocontrollo delle proprie emozioni permette di acquisire abilità specifiche legate alla comunicazione interpersonale, all’empatia ed alla capacità di ascolto intesa come sensibilità a saper accogliere le esigenze e le problematiche proposte. Si rende così necessario un percorso di analisi dei fondamenti della comunicazione interpersonale per individuare le modalità e le strategie di comportamento più efficaci per gestire lo stress e le emozioni derivanti dal rapporto spesso complesso con l’utente/cliente. Acquisire la capacità di presidiare i processi relazionali peri affrontare con padronanza situazioni ad elevato tasso di criticità si rivela una variabile strategica per tutte quelle figure il cui ruolo è contraddistinto dalla necessità di sviluppare capacità di comprensione delle richieste e delle problematiche provenienti dall’interlocutore, mantenendo l’equilibrio ed il controllo emozionale proprio e dell’interlocutore
EDUCAZIONE ALL’ASCOLTO DI SÉ Saper riconoscere emozioni, stati d’animo, sensazioni per poterle elaborare a favore di atteggiamenti efficaci / Formazione al Benessere / Imparare ad imparare dall’esperienza / Gestire nel modo più efficace rapporti e relazioni possedere competenze comunicative e autocontrollo delle proprie emozioni è fondamentale / Saper presidiare ogni situazione anche quella emotivamente più delicata o stressante, riuscendo a gestire l’ansia che ne può derivare / Affrontare con padronanza situazioni di criticità in situazioni dove le relazioni sono delicate e complesse / Sviluppare capacità di comprensione delle dinamiche più disparate / Sviluppare linguaggio e atteggiamento assertivi / Sviluppare capacità di ascolto per trasmettere fiducia e saper gestire obiezioni e contestazioni.
CONTENUTI E PERCORSI I percorsi vengono di volta in volta concordati in maniera specifica per aderire alle richieste del committente, ecco comunque alcuni dei contenuti trattati in aula: Principi e assioni della comunicazione / Le incomprensioni della comunicazione: generalizzazione, cancellazione e deformazione / L’utilizzo del linguaggio: il valore creativo della parola / Saper ascoltare: come migliorare la propria capacità di ascolto / I risultati dell’ascolto nell’attivazione di processi empatici / Comunicazione e ascolto: chi non ascolta non comunica / La comunicazione assertiva: obiettivi, risultati e vantaggi / Gestire le criticità e superare i “blocchi relazionali” / La gestione delle emozioni proprie e dell’interlocutore, in condizioni critiche e di disagio: il presidio delle situazioni “paralizzanti” / Strumenti per l’esercizio del controllo emozionale / Definizione e concetti generali dello stress / Tecniche applicative di gestione dello stress / Funzioni e rischi dello stress in ambito lavorativo / La gestione del tempo in relazione allo stress / La corretta impostazione del rapporto relazionale / Percezione e rappresentazione della realtà: realtà interna e realtà esterna / La curva dello stress: Eustress e Distress / Lo stress come molla motivazionale / Il rilassamento: alcune esperienze / Il concetto di attenzione come elemento chiave per ogni e qualsiasi processo relazionale con se stessi e con gli altri.
FOLLOW UP L’importanza di impostare la formazione non come intervento occasionale, ma come modalità sistematica aziendale. Fornire gli strumenti idonei per follow-up non solo a cura del formatore, ma portare l’azienda ad istituire modalità di lavoro nella quali sono previste strategie di seguimento dei processi di cambiamento ed adattamento alla realtà che è in continuo cambiamento per evitare che si cristallizzino processi inadeguati e permettere al nuovo e al potenziale sempre una nuova evoluzione verificando che i temi trattati in aula abbiano travato corrispondenza nel quotidiano e con lo scopo di perfezionare le tecniche apprese nella prima fase di aula.
Alcune proposte formative
– Identità – Strategie – Conflitti – Stress Autostima – Processi organizzativi – Tempo – Potere – Manager–